Video

L’intervista di Oggi In Toscana alla presidente Beatrice Marsella

Ass.C:A. e la formazione di volontari

L’Associazione ASS.CA  OdV, che si occupa del percorso riabilitativo delle persone con gravi cerebrolesioni acquisite a seguito di ictus, trauma cranico, emorragia cerebrale o altro, CERCA VOLONTARI.
Professionisti del settore formeranno i volontari mettendoli in grado di offrire il loro aiuto alla persona ai soci con esiti nelle numerose attività e laboratori dell’associazione o se si preferisce daranno una mano a livello organizzativo o di segreteria.

PROGETTO PER LA RIABILITAZIONE NEUROMOTORIA DELL’ARTO SUPERIORE

Presentazione dell'Associazione A.S.S.C.A.

Un ictus o un incidente stradale, anche se non fatali, possono cambiare per sempre la vita. I problemi quotidiani legati alle loro conseguenze mettono a dura prova non solo i soggetti interessati ma anche le loro famiglie, che spesso si scoprono incapaci di fornire l’aiuto necessario ai propri congiunti. Per questo nel 2005 è nata l’Assca (www.assca.it), un’associazione di familiari che ha per obiettivo il sostegno delle persone con esiti di grave cerebrolesione acquisita al fine di migliorare la loro qualità di vita. Oltre a offrire anzitutto un punto di ascolto e informazione, l’associazione mette a punto progetti individualizzati grazie anche al supporto psicologico offerto tramite una convenzione con la Usl Toscana Centro, come spiega qui la psicoterapeuta Giulia Casada.

Ricominciare - Cortometraggio basato su una storia vera

Con il contributo della Presidenza del Consiglio Regionale della Toscana, l’Ass.C.A. ha realizzato un docufiction.
L’idea di questo lavoro nasce dal desiderio di sensibilizzare rispetto alle problematiche connesse alle cerebrolesioni acquisite e soprattutto di far conoscere l’esistenza di un percorso riabilitativo innovativo, realizzato grazie alla stretta sinergia del terzo settore con la sanità pubblica: nello specifico dell’ Ass.C.A. e del Centro per la Presa in Carico  Globale presso il San Giovanni di Dio a Torregalli – ASL 10 di cui è responsabile la dott.ssa Roberta Chiaramonti. Un modello che potrebbe essere applicato a tutte le situazioni di cronicità, in quanto in grado di offrire una continuità di presa in carico globale ottimizzando, nel contempo, le risorse del territorio che interagiscono fra loro integrandosi ed implementando in modo considerevole la benefica ricaduta sulle persone seguite e sulle loro famiglie.

L’occasione che ha reso possibile la realizzazione di questo video è stato il fortunato incontro con il regista e sceneggiatore Domenico Costanzo che si è subito incuriosito al progetto per poi entratre con interesse nell’esplorazione di un mondo a lui sconosciuto incontrando più volte le famiglie e raccogliendo lunghe interviste. Assieme abbiamo scritto la sceneggiatura e siamo rimasti veramente colpiti dalla grande passione che il regista ha dedicato alla realizzazione del filmato senza lesinare energie e impegno, dalla sua alta professionalità e dalla grande disponibilità.
Un ringraziamento speciale alla bravissima e bellissima Irene Barbugli che è riuscita a cogliere e rappresentare con maestria e sensibilità delicati aspetti che in alcune fasi possono caratterizzare persone con esiti da GCA.
Domenico è riuscito a coinvolgere in questa avventura un’intera troupe e il cast, composti da professionisti che con grande generosità ed entusiasmo hanno messo a disposizione, a titolo di volontariato, la loro esperienza e lavoro. Vorremmo ringraziare Alberto Cavallini, direttore di fotografia e operatore, Lorenzo Maschio, assistente alla regia, Salvatore Costanzo, fonico, Miriam Passalacqua che ha curato il trucco, Antonio Puliafito per le musiche originali, gli attori: Rossella Gardenti e Alessandro Tassi che hanno interpretato il ruolo dei genitori e Daniel Buralli, il fidanzato. Disponibilissimi e bravi anche tutti i ragazzi che si sono prestati nel ruolo degli amici. Un grazie carico di riconoscenza e gratitudine veramente a tutti, per aver permesso di rendere concreta un’idea che sarebbe altrimenti rimasta nel cassetto e la cui realizzazione è andata ben oltre ogni nostra possibile aspettativa.
Ci piacerebbe che questo lavoro potesse spronare gli amministratori del territorio verso l’impostazione di una politica maggiormente attenta alle esigenze di recupero e reinserimento delle persone che a seguito di determinati eventi, sono stati “bloccati” nel loro percorso di vita ma che, se adeguatamente sostenuti e guidati, potrebbero essere rimessi in grado di recuperare senza necessariamente rimanere per il resto della loro esistenza a carico della famiglia e della società: basterebbe una maggior lungimiranza e l’ottimizzazione di risorse, che pure già esistono sul territorio, ma che devono essere messe in condizione di integrarsi sinergicamente.

Laboratorio di training teatrale

Il laboratorio di training teatrale è stato appositamente ideato per consentire ai partecipanti di prepararsi gradualmente alla rappresentazione degli elaborati raccolti grazie al Laboratorio di narrazione autobiografica e creativa, al fine di guidare la trasformazione del testo verbale in azione scenica attraverso la pratica dell’interpretazione.
Il recupero del canale dell’espressività permette di esplorare le proprie inclinazioni emozionali e la padronanza corporea, di maturare uno spirito di compartecipazione organizzativa e di sviluppare interazione relazionale, abilità mnestiche e attentive, potenziando la consapevolezza del sé in relazione all’ambiente.
Il programma educativo di training teatrale ha l’intento di coinvolgere i partecipanti nello sviluppo progressivo di un copione unico che testimoni il lavoro di ciascuno sino alla rappresentazione finale, attraverso una serie di esercizi propedeutici tesi ad incrementare le competenze riflessive e comunicative.
Ines Arsì

Chi eravamo e chi siamo - Prima e dopo. Noi in un altro modo

Lo spettacolo presso la parrocchia di Torregalli con il Laboratorio di Tecnica Teatrale Assca

Laboratorio di cucina

Gli obiettivi di questo laboratorio sono molteplici: rinforzare l’autostima attraverso il raggiungimento di una sempre maggiore autonomia, attivare e stimolare le funzioni cognitive complesse come la working memory, le funzioni esecutive, la flessibilità attentiva e sviluppare la socializzazione condividendo in allegria la preparazione dei piatti e la successiva degustazione. La presenza di personale con formazione in ambito neuropsicologico permette di dare un’ulteriore spinta verso la stimolazione cognitiva senza che però venga percepito dai partecipanti come un percorso terapeutico.
Dr.ssa Veronica Giusa.

 

Corso di Yoga

L'attività dell' Hata Yoga comprende una respirazione consapevole, le posizioni yoga dette Asana, e il rilassamento finale. Le persone che praticano collegano le funzioni del cervello, a quelle parti del corpo interessate alla posizione: possono essere le braccia, le gambe, la schiena ecc.. La respirazione consapevole rilassa il corpo, la mente e scarica tossine. Il rilassamento finale elimina la fatica. Il miglior beneficio che trae chi pratica yoga, è rendersi conto che può muoversi, anche di poco, in quella parte del corpo particolarmente lesa. Conseguentemente riacquista fiducia in se stesso/a, oltre che trovare benessere nel piccolo movimento raggiunto. Insegnante Mara Martini Pieri